Alfonso Signorini ha rotto il silenzio, facendo un’inedita confessione sul suo passato che non aveva mai fatto prima di questo momento.
Alfonso Signorini si è preso una pausa dal piccolo schermo degli italiano dopo averci tenuto compagnia per ben sei mesi no stop con il Grande Fratello Vip.
Per chiunque ne avesse la mancanza, non c’è nulla da temere in quanto il reality show di successo di canale 5 tornerà puntuale come sempre a partire da settembre ma nel frattempo il conduttore ha intenzione di tenere compagnia il suo pubblico attraverso il settimanale che da anni dirige: Chi.
Proprio sulle pagine del suo settimanale, approfittando del recente coming out di Matano con tanto di matrimonio svolto da Mara Vanier, il direttore ha scelto di rompere il silenzio facendo un’inedita confessione sul suo passato che non aveva mai svelato prima.
Alfonso Signorini fa un’inedita confessione sul suo passato
Alfonso Signorini è solito raccontare le storie di vita dei personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo, ma questa volta ha voluto raccontare un po’ di se stesso al pubblico che da anni ormai lo segue. Per questo motivo si è sbilanciato sul suo passato, raccontando di quanti anni ci abbia messo per accettare la propria omosessualità.
Il conduttore del GF Vip, nello specifico, ha rivelato che da piccolo avrebbe tanto voluto giocare con le bambole di sua sorella ma sapeva benissimo che la sua famiglia non glielo avrebbe permesso e per questo motivo motivo lo faceva di nascosto, prestando la massima attenzione per scappare via nel caso qualcuno fosse nei paraggi.
“Ero un bambino in prigione“ ha raccontato il direttore di Chi. “Guardavo le bambole di mia sorella, le pettinavo di nascosto“ ha confidato amareggiato per la prima volta al suo pubblico.
“L’orecchio era sempre vigile: appena sentivo i passi della mamma e del papà avvicinarsi alla mia cameretta, ritornavo a giocare con le macchinine o il Fort Alamo pieno di cowboy e indiani Apaches” ha spiegato, rivelando che prestava la massima attenzione per non far scoprire la sua passione per le bambole ai genitori.
Alfonso Signorini lo ha raccontato per la prima volta, permettendo al pubblico di poterlo conoscere sotto l’aspetto più fragile e vulnerabile della sua personalità.