Uomini e Donne: il cavaliere del Trono Over ha imparato come reagire alle critiche durante il corso di questi anni. O forse no visto il suo recente sfogo che ha lasciato perplessi gli utenti della rete.
A breve riprenderanno le nuove registrazioni di Uomini e Donne, ma non per questo le avventure dei suoi protagonisti per emergere aspettano quel momento in quanto sul vasto mondo del web sanno come scatenare gli utenti dei social.
E’ il caso di uno dei cavalieri protagonisti indiscussi del Trono Over che durante il corso della sua permanenza negli studi Elios di Roma ha ben capito come reagire di fronte alle critiche che il pubblico gli rivolge.
Alcuni, è pur vero, esagerano e vanno ben oltre il semplicemente commento per quanto riguarda le dinamiche del programma ma vanno nel privato, toccando faccende che non gli riguardano. Per questo motivo Armando Incarnato ha sbottato prima di Uomini e Donne lasciandosi andare ad un durissimo sfogo contro gli haters.
Armando Incarnato prima del ritorno di Uomini e Donne sul piccolo schermo degli italiani, dove una coppia non ha capito il senso del programma e ha fatto il grande passo, si è lasciato andare ad un durissimo sfogo sul suo profilo Instagram non mandandole di certo a dire a tutti quegli haters che non si limitano a bocciare il suo personaggio nel programma ma toccano la sfera privata della sua vita.
“Vi sentite in diritto di giudicare, offendere, minacciare e addirittura augurare la morte; di sentenziare sui figli, sulla famiglia e su tutto quello che ho“ ha esordito il cavaliere di Maria De Filippi, che probabilmente è stato confermato anche per la prossima stagione del programma di successo di canale 5.
“Il fatto che io sia in un contesto televisivo non vi consente tutto questo schifo, vergognatevi falliti del caxx! Ps: ma chi caxx siete!” ha poi concluso non utilizzando di certo parole altrettanto lusinghiere.
Armando di Uomini e Donne non ha preso bene le critiche, ma dopo di tutto gli insulti che vanno al di fuori del programma non sono di certo permessi andando a violare la persona e non il personaggio.