Donatella Rettore, cantante di successo, ha rivelato in un’intervista alcuni retroscena del suo vissuto: “Mia madre non approvava…”.
Ospite del salotto di Bellamà Donatella Rettore ha ripercorso alcuni momenti salienti della sua carriera. Cantante di successo è sempre apparsa fuori dalle righe, pronta a contestare le dinamiche sociali del momento. Definita più volte trasgressiva e oltre le regole Rettore in realtà si definisce una persona noiosa soprattutto nel quotidiano. Nella vita privata è ligia alle regole e la sua ribellione è soprattutto a parole e legata alle immagini.
Rettore ha ammesso d’essere una persona molto pacata, restia anche a prendere una multa. Rispetta la legge, paga le tasse, e va a votare non c’è niente di trascendentale nella sua quotidianità e così è stato anche in passato anche se il suo personaggio ha sempre comunicato cose diverse. La cantate rivendica che era un modo per ovviare ad un certo bigottismo che limitava l’espressione di libertà: “Con tutte queste trasgressioni uno può farsi anche male. Ma pensate che non ho mai preso neanche una multa per divieto di sosta. La trasgressione mia è a parole, a immagini. Nella mia Italia c’era bigottismo. Quando uno è bigotto è perché non vuole aprirsi. Basta liberarsi“.
La cantante ha poi ammesso che la trasgressione più grande è stare per più di 40 anni con il marito Claudio Rigo: La vera trasgressione della mia vita è stata stare con Claudio per quarant’anni e risposarmi in chiesa a 50.” Rettore poi non ha potuto fare a meno di ricordare i suoi esordi, gli studi fatti, e il rapporto che aveva con i genitori. Quando ha debuttato il padre ha approvato la sua scelta, mentre la mamma desiderava per lei una carriera diversa.
Rettore rivela: “Mia madre non poteva vedermi in tv”
“Mia madre non poteva vedermi in televisione, non sopportava le mie minigonne.” Ha dichiarato l’artista che ha anche spiegato che il genitore non l’ha affatto sostenuta quando ha iniziato a cantare. Rettore voleva fare la cantante, ma sapeva che non sarebbe stato facile anche per questo ha sempre avuto un’alternativa: ““Il mio piano B? Era l’addestratrice cinofila. Ho fatto anche un corso.”
L’artista ha poi rivelato d’essere un’interprete parlamentare e simultanea: “Sono interprete parlamentare e simultanea. Io ho fatto il linguistico, poi ho fatto un corso di politica estera, dal tedesco all’inglese. Io avrei potuto farlo. Ricevevo richieste di lavori. Io ho fatto l’esame a Venezia anche con dei russi che parlavano inglese… “